Gestione del file di paging in Windows

  Oggi mi sono accorto con mio grande rammarico che Windows riserva come memoria virtuale un file avente dimensioni pari al quantitativo di RAM presente sul PC. Ora capisco che in certi casi il file di paging possa tornare utile, ma avendo 16GB di RAM e un SSD dubito di averne bisogno. E proprio perchè posseggo un SSD sono particolarmente parsimonioso. Non è bellissimo vedere 8GB sprecati. Per disattivare l'allocazione del file di paging o per ridurne le dimensioni basta andare in Sistema -> Impostazioni di sistema avanzate -> Tab Avanzate -> Alla voce Prestazioni -> Impostazioni -> Tab Avanzate -> Cambia. Qui togliamo la spunta da "Gestisci automaticamente dimensioni del file di paging per tutte le unità". Ora possiamo disattivare la funzionalità di paging, mettendo il pallino su "Nessun file di paging" e poi premendo "Imposta". Alternativamente possiamo impostare delle dimensioni personali. Io ho optato per questa via. Creando un file di paging di soli 1024MB.    

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Visualizzare le periferiche nascoste in gestione dispositivi

  Non so se lo sapete ma in gestione dispositivi Windows vi presenta solo una parte dei dispositivi, controller, driver, ecc... a disposizione nel vostro PC. Una visualizzazione più dettagliata si ottiene mettendo la spunta su "Mostra dispositivi nascosti" nel menù "Visualizza". Tuttavia si può far di meglio. Provate questo. Aprite un prompt dei comandi e digitate: set devmgr_show_nonpresent_devices=1 Subito dopo digitate: start devmgmt.msc Questo comando vi farà comparire la finestra della gestione dispositivi. Ora avrete sott'occhio un elenco a dir poco completo di tutto quello che è presente nel vostro sistema. Questo perchè il primo comando dato imposta una variabile temporanea che dice al sistema di visualizzare tutti i dispositivi. La variabile è temporanea, infatti chiudendo il prompt tutto tornerà ai valori di default e in gestione dispositivi avrete la visualizzazione classica. Se volete rendere la modifica permanente dovrete inserire la variabile presente al primo comando nell'elenco delle variabili di sistema. Se non sapete cosa fare potete seguire questa guida. =O

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Windows key combo con AutoHotKey

UPDATE: una soluzione migliore è disponibile a questo indirizzo. Ieri mi sono ritrovato per le mani una vecchia tastiera IBM, per la precisione il famoso modello M. Chiunque sappia qualcosa di informatica sa che queste tastiere, seppur vetuste, sono considerate ancora ottime. Niente a che vedere con le moderne tastiere a membrana. Il feeling di questa tastiera si può ritrovare solo nelle tastiere meccaniche moderne, che però non sono proprio economiche. L'unico inconveniente che questa tastiera ha è la mancanza del tasto Windows, che personalmente abuso. 😀 Esiste tuttavia un'agile soluzione, utilizzare AutoHotKey e realizzare una "combo" di tasti per simulare la pressione del tasto Windows. Girovagando un po' per internet ho trovato una base soddisfacente. Praticamente con questo script, che potete scaricare in fondo al post, vi basterà premere CTRL + ALT + SPAZIO, per simulare il tasto Windows (in realtà basterebbe premere CTRL + ESC, e funzionerebbe comunque, anche senza lo script). Mentre la combinazioni CTRL + ALT + E vi permetterà di aprire una finestra di Windows Explorer. CTRL + ALT + R farà invece comparire a schermo la classica finestra esegui. Ed infine CTRL + ALT + D vi riporterà sul desktop. Personalmente sono queste le

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Recuperare il product key di Win XP da un HD

Oggi vi spiego come recuperare la chiave di Windows XP da un HD collegato ad esempio ad una docking station. Se dovete recuperare il codice da un'installazione di Windows XP che non si avvia questo post potrebbe essere la vostra salvezza. 🙂 Come prima cosa collegate il disco che contiene la partizione di Win XP dal quale volete estrarre il codice. Ora bisognerà caricare il registro di sistema di in modo da poter estrarre la stringa che contiene il prezioso codice. Ci sono varie vie per portare a termine questa "impresa". La più elaborata è quella di estrarre la chiave che contiene la product key criptata e poi tramite qualche decrypter online renderla utilizzabile. A noi invece piace vincere facile quindi ci affidiamo alla software house Nirsoft scaricando questa utility. Vi consiglio di buttare un occhio anche agli altri software nel loro catalogo, potreste trovare qualcosa di interessante. Una volta scompattato lo zip eseguiamo il programma e premiamo F9. Si aprirà un'altra finestra dove dovrete indicare la voce "Load the product keys from external Software Registry hive:" e poi cliccate Browse. Selezionate il file software che trovate a questo path: X:\Windows\System32\Config. Dove X: è la lettera dell'unità che avete collegato.

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Errore "Sistema non supportato" in Dell QuickSet

Ieri l'altro ho formattato dopo aver installato un SSD sul mio Dell, e con molto dispiacere noto che il software Dell QuickSet mi da errore durante la fase di installazione. "Questo sistema non è supportato" o "This is not a supported system". Sfortunatamente questo software gestisce molte funzionalità utili, come il tasto espulsione per i CD, i tasti multimediali e le scorciatoie da tastiera. A nulla sono valsi i tentativi di installare versioni alternative. Alla fine mi sono armato di ORCA e ho modificato il file quickset64.msi. L'installazione va a buon termine, tuttavia non mi ritrovo con il solito QuickSet. Il tasto eject funziona. Non funzionano ancora le scorciatoie FN+F1 ( hibernate ) e FN+F3 ( stato batteria ). Per l'installazione dovete scaricare il file del Dell QuickSet e tramite WinRAR o 7-ZIP estrarre dall'exe ( si tratta di un semplice archivio ) il file quick64.msi. Ora scaricate questo file .rar ed estraete il contenuto nella cartella in cui è presente il file "quickset64.msi". Dovreste veder comparire un file quickset-check-bypass.mst. Questo semplice file serve per dire all'installer di bypassare il controllo del sistema e quindi vi permetterà di installare il programma. Ora aprite un terminale ( Win + R ->

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USB Jig homemade per Samsung Galaxy S e S2

DISCLAIMER: La seguente guida è rivolta a coloro che hanno un minimo di esperienza nel campo dell'elettronica. Il jig è disponibile anche online al costo di pochi euro. Non mi assumo nessuna responsabilità nel caso arrechiate danno al vostro terminale. NOTE: Recentemente ho scoperto quest'ottima apps per dispositivi Android: ElectroDroid, presente il codice colore dei resistori e le schematiche delle varie porte, proprio quello che ci serve in questo progetto. Ovviamente nell'apps è sono presenti molte altre features. Da provare! Oggi per la rubrica DIY vediamo come realizzare un USB jig per Samsung Galaxy S ed S2. Per prima cosa vediamo di spiegare cos'è e cosa serve. Il jig USB non è altro che un connettore micro-USB B con due dei 5 connettori cortocircuitati da una resistenza con un valore ohmico preciso, ma dato che siamo nel campo dell'elettronica, "valore specifico" non ha proprio senso, basta cercare di avvicinarsi a questo valore il più possibile. E ha cosa serve? E' presto detto. Il jig USB sostanzialmente serve per due motivi: il primo, rendere il telefono genuino, in modo che possa tornare in assistenza, senza che questi si lamentino del fatto che voi abbiate smanettato con la ROM. La Samsung, nella

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Account Google multipli con un solo browser

Probabilmente in pochi avranno bisogno di questa funzione, ma a quei pochi torna davvero utile. Io ho due account Google, il primo è sotto gApps Business e quindi alcuni servizi mi sono interdetti, ad esempio il più recente Google+, ed un altro account canonico su cui ho appunto l'account di Google+. Certamente è una scocciatura dover aprire un altro browser per poter accedere al mio profilo, ed in più non ho la possibilità di utilizzare i famosi +1. Ovviamente c'è sempre la possibilità di disconnettersi con un account ed accedere con l'altro, ma solo poche persone non sane di mente prenderebbero in considerazione questa opzione. Fortunatamente Google offre un servizio di accesso simultaneo utilizzando due o più account. Una manna dal cielo nel mio caso. In più tramite un URL hack che troverete in fondo si può al volo da un account ad un altro. MITICO!!! Per prima cosa andate nelle impostazioni del vostro account. Qui troverete un'impostazione "Accesso simultaneo" di default disattivata. Premete quindi su modifica. Selezionate "Attiva" e mettete la spunta sulle 4 caselle sottostanti, magari dategli anche una letta. 😀 Con queste semplici mosse avrete attivato l'accesso multiplo con più account. Ora per switchare tra un account

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Installare Windows XP effettuando il boot da chiavetta USB

Come con Windows 7 può tornare utile installare Windows XP da chiavetta USB. Ed anche in questo caso tornano utili diverti tool che svolgono questo lavoro. Questi tool difficilmente funzionano con ISO di Windows XP custom o unattented, ossia con software aggiuntivi e preattivate. Fin'ora sono riuscito a far andare ( tramite PE Builder )  solo una versione di XP SP3 con tutti gli update fino a giugno.  Se vi imbattete in una BSOD all'avvio o in una dll mancante durante l'installazione la causa è da attribuire a questo fatto. Per le custom ISO bisogna ancora utilizzare il vecchio e classico CD. I metodi che io ho trovato sono questi qua sotto, in ordine di "difficoltà": WinToFlash, il software non è gratuito ma nella sua versione freeware ci permette di fare quello di cui abbiamo bisogno. Il wizard è semplicissimo, selezioniamo: sorgente, destinazione e VIA. WinSetupFromUSB, scaricate la versione 2.2.2. Anche con questo metodo in 2-3 passaggi abbiamo la nostra chiavetta pronta. USBMultiBoot.cmd, con questo già si passa da GUI a CLI. Potete trovare una guida passo-passo in questo post di Geekissimo. PE Builder e UltraISO, sicuramente la più complicata procedura fra le quattro. Per prima cosa bisogna creare una

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Boot USB in VMware Workstation

Effettuare il boot da USB non è un opzione nativa di VMware Workstation ( almeno nella versione attuale 7.1.4 ), per fare questo è possibile utilizzare un piccolo workaroud. Scaricate Plop Boot Manager da questo indirizzo e scompattate il file .iso presente nell'archivio. Ora impostate la macchina virtuale in modo da fare il boot da iso, selezionando ovviamente la iso appena estratta.   Prima di avviare la macchina virtuale entrate nei settaggi della macchina virtuale, nella sezione "USB Controller" e mettete la spunta su "Show all USB input devices". Ora avviate la macchina e vi comparirà un nuovo boot menù, in cui è presente la voce USB.   Buona virtualizzazione 😉

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Estrarre i driver sui Sony VAIO

La Sony farà pur dei computer dal design molto accattivamente, ma quando si parla di driver le cose prendono improvvisamente una piega diversa. (( Senza parlare del fatto che i driver audio, nel mio caso, erano corrotti sul lato server. )) Sony diffonde i driver per i prodotti VAIO sotto forma di eseguibili. Questi installano praticamente tutto, driver + software. Ed io che sono un patito dell'installazione manuale ho le mani legate. Questi setup non sono scompattabili con il classico WinRAR o 7-zip, e non si può accedere facilmente ai file dei driver contenuti. Durante l'installazione i file vengono automaticamente scompattati nella cartella Temp in AppData. Ma ormai il setup è completato, e poco importa avere i driver se tutto è stato installato. Esiste tuttavia un metodo. Basta utilizzare questo software: Universal Extractor, disponibile in versione install e binary. L'utilizzo è semplicissimo. Avviate il programma e selezionate l'exe del driver da scompattare. Date Ok, e selezionate WUN Unpacker ( Scompattatore WUN, in italiano ). Vi comparirà una cosa del genere, attendete ed a fine processo avrete una cartella con i singoli file al posto del setup. Ora potrete installare tutti i driver manualmente. Mi spiace Sony... per oggi ho vinto

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