Backup tramite rsync e ssh

La vecchia scuola non si batte mai. 😉 SSH ed rsync sono da sempre una coppia vincente. L'altro giorno stavo usando WinSCP e avevo la necessità di copiare dei file da un server remoto ad un altro, senza dover passare per il pc locale. Con mio grande dispiacere noto che WinSCP non offre questa funzionalità e quindi chiuso il programma e avvio KiTTY. Con questa semplice stringa è possibile copiare file/cartelle da un server remoto ad un altro tramite SSH. E' necessario però sapere i path di destionazione, in quando non è possibile "esplorare" il server e non è disponibile nemmeno l'autocompletamento. rsync -avz -e "ssh -p 22 -i <private-key>" <path-file/cartelle-da-copiare> [email protected]:<path-di-destinazione> Le voci fra le parentesi angolari vanno ovviamente modificate addentandole alle vostre necessità. I parametri per rsync sono i seguenti: -a: modalità archivio -v: verbose attivo -z: compressione dei dati durante il trasferimento -e: copia su PC remoto SSH invece vuole: -p: nel caso non utilizziate la porta standard 22 -i: per utilizzare la chiave privata al posto di username e password.   Sotto ambienti Linux questi strumenti sono disponibili nativamente, in ambienti Windows invece è possibile utilizzare Cygwin.  

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Effettuare il backup del RaspberryPi

Anche se il dispositivo in questione è un RaspberryPi i backup vanno sempre fatti! A differenza di un normale PC o server, i cui relativi storage sono basati su HDD o SSD, dobbiamo affrontare una brutta bestia: la memoria flash. Che ha un endurace decisamente inferiore rispetto agli hard disk meccanici o a stato solido. Il problema è presente solo durante le scritture su disco, mentre le letture lasciano integre le celle. Nonostante questo le scritture su SD vengono fatte continuamente anche a nostra insaputa e questo può ridurre la vita della scheda di memoria, fino a renderla inutilizzabile. Questa cosa mi è già capitata qualche mese fa e non avendo avuto un'immagine del Raspberry ho dovuto reinstallare tutto da capo. Il problema è tuttavia semplicemente risolvibile con il backup completo della SD, che nei sistemi Linux può essere ottenuto utilizzando il comando dd. Schedulando il processo si ottengono backup multipli. In caso di un problema alla SD sarà sufficiente acquistarne una nuova ed effettuare il restore dell'immagine. Una procedura più semplice e non schedulata può essere l'utilizzo di win32DiskImager per creare l'immagine leggendo il contenuto della memoria SD. Questo però ci obbliga a spegnere il Raspberry. Di fatto è

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Iperius Backup: una soluzione completa per il backup made in Italy

Qualche settimana fa sono stato contattato via mail dal reparto PR dell'azienda Enter SRL, un'azienda di Grottammare nella provincia di Ascoli Piceno e specializzata da anni nello sviluppo di software gestionali per le PMI. Mi è stato chiesto se ero interessato a provare il loro software di backup e scrivere qualcosa in merito su questo blog. Ovviamente non potevo tirarmi indietro. 😀 Come più e più volte ho ribadito su questo blog, è opportuno, e aggiungerei anche obbligatorio nel caso di imprese, avere sempre il backup di almeno i dati più importanti. Il backup deve essere visto dal cliente come un'assicurazione sulle proprie informazioni. Superflui fintantoché tutto va bene, vitali quando le case non vanno come dovrebbero. Capisco che per molti questi sono tempi difficili e che la priorità numero uno è quella di contrarre il più possibile la spesa per l'IT, sfortunatamente il sistema di protezione dei dati non è una spesa che può essere tagliata o ignorata. Secondo molti studi di settore ((http://www.ictbusiness.it/cont/news/perdere-i-dati-capita-a-tre-aziende-su-quattro/26899/1.html)), ((http://www.ictbusiness.it/cont/news/backup-e-recovery-l-85-delle-pmi-ha-un-problema/30998/1.html)) molte aziende hanno sperimentato sul loro groppone cosa significa perdere dati. Secondo la ricerca che ho linkato addirittura 3 aziende su 4 hanno perso dati nell'ultimo anno, questo a causa di un sistema di

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Uranium Backup: una soluzione interessante per il backup dei dati

Ok, questa è una delle rarissime volte in cui consiglio un software made in Italy. Però questo Uranium Backup è veramente fatto bene, ed ha tutte le carte in regola. Il programma mi è stato consigliato da un utente del blog, che giustamente mi faceva notare che utilizzare Veeam per backupare un paio di macchine virtuali è davvero un overkill. Uranium lo può fare tranquillamente e gravando sicuramete meno sul nostro portafoglio o su quello del cliente. In più oltre ad una soluzione di backup per macchine virtuali vi potrete a casa molto altro. A differenza di altre software house che sbattano sul loro sito immagini, grafici e stringendo le specifiche al minimo, la Nanosystem (l'azienda che sviluppa UraniumBackup) inserisce un interminabile e dettagliatissimo elenco di tutte le features presenti nel programma. In più si sono presi la briga di realizzare diverse versioni dello stesso prodotto, ognuna con target diverso. In tal modo il prodotto va in contro alle esigenze dei clienti, così come il costo. Esiste tuttavia la versione Gold che comprende tutte le funzionalità. In questa settimana lo ho testato, sfruttando solo le funzioni basi. Dato che nella maggioranza dei casi l'utente sono queste che vengono maggiormente utilizzate.

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NAS o non NAS?!

Tanto tempo fa, in post molto molto lontano ( cit. 😀 ) scrissi qualcosa sul mio desiderio di possedere un NAS ( ossia un Network Attached Storage ). Oggi finalmente tale desiderio può considerarsi soddisfatto. E ora che ne posseggo uno la domanda spontanea che mi pongo è: "Come diavolo ho fatto a vivere senza?!" Da questa espressione avrete già intuito la gioia e la soddisfazione di questo mio ultimo acquisto. Sto parlando di un piccolo QNAP SOHO, Small Office and Home. Inizialmente avevo optato per un TS-112, praticamente la versione base con un bay ( uno slot per HD da 2,5" o 3,5" SATAI/II ), purtroppo però l'oggetto in questione non era disponibile presso il negozio online dove ho effettuato l'ordine, ordine che ovviamente comprendeva un "fracco" di altra roba oltre al NAS. Tuttavia in negozio era disponibile la versione TS-119P+, la version "stracazzuta" ( detta in termini più eleganti: la versione "dopata" ) del TS-112. Ok, sono il primo ad ammettere che un tale livello prestazionale è praticamente un overkill su un modello con un solo bay, però è a dir poco stupendo. La prima cosa che mi ha colpito è stata la qualità costruttiva, appena "maneggi l'arnese"

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Copia HD to HD

La copia di un HD settore per settore non è una pratica che si usa ogni giorno ( almeno a livello domestico ), però in certi casi può risparmiarvi ore e ore di duro lavoro. Proprio ieri mi è arrivato il nuovo HD da 2.5" per il notebook, un Western Digital da 500GB Scorpio Black. Il vecchio Seagate Momentus da 500GB mi stava lasciando con il culo per terra, ho quindi giocato d'anticipo, sostituendolo. In questo caso clonare tutti i contenuti del vecchio HD direttamente sul nuovo è la cosa più veloce e decisamente più sicura. Per fare una copia settore per settore ( ossia una copia identica del HD su un altro HD ) io ho usato Easeus Disk Copy, perchè è free ed ha pochi sbattimenti. Infatti una volta masterizzata la ISO da 30MB ( o copiata su una pendrive bootabile ) si lancia da boot e con 3 click il processo di copia inizia. Un'alternativa può essere Acronis True Image Home che però è a pagamento. Esiste tuttavia una versione gratuita per coloro che effettuano l'operazione di copia/backup su prodotti Western Digital ( non è il mio caso sfortunatamente: Seagate -> WD ). I passaggi sono estremamente

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