Script bash per montare una share di rete e un volume TrueCrypt

Può capitare di essere distanti da casa e di dover accedere a dei dati in "cassaforte". Nel mio caso la cassaforte è rappresentata da un bel volume criptato tramite TrueCrypt che risiede in un'unità condivisa. Accedervi però dall'esterno della propria rete non è poi così semplice. Innanzitutto bisognerebbe instaurare una connessione con il "campo base" tramite VPN o tunneling SSH ad esempio, ed in secondo luogo trasferire questo volume sul dispositivo remoto per poi aprirlo. Questo è ancora fattibile se il volume ha dimensioni contenute, la cosa diventa abbastanza improponibile quando il volume criptato comincia a superare i 100MB. Come sappiano tutti in Italia non brilliamo certo in connettività... anzi ora che ci penso non brilliamo proprio in niente 😀 Come fare quindi ad accedere a dati sensibili da remoto? Raspberry PI salvaci tu! L'idea è quella di usare il Raspberry per montare l'unità di rete su cui risiede il volume criptato e utilizzare TrueCrypt (anche esso installato sul Raspberry) per poterlo decifrare e leggerene il contenuto. I dati nel mio caso risiedono in un NAS, ma il volume di TrueCrypt in questione può tranquillamente essere utilizzato direttamente dal Raspberry. Per la connessione con quest'ultimo invece io utilizzerò prima una

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TrueCrypt: crittografiamo un po' tutto

TrueCrypt è uno dei più famosi software di criptazione "on the fly", questo termine indica il fatto che tutte le informazioni criptate sono immediatamente disponibili dopo aver fornito la chiave per la decriptazione ( una password, ad esempio ). Questo software ci permette in pochi steps di creare un volume, ossia un disco fisso virtuale, criptato, accessibile solo per mezzo di una password. Le applicazioni di questo "volume sicuro" sono innumerevoli, all'interno possiamo memorizzare documenti riservati, archivi password e quant'altro. Praticamente qualsiasi cosa che non deve cadere nelle mani altrui, e ve lo dice uno che usa questo software già da più di un annetto. 😀 TrueCrypt non significa solo questo, nel suo codice sono implementate molte altre funzioni come l'encrypting di intere partizioni fisiche ( come chiavette USB ) o della partizione di sistema in cui si trova il sistema operativo. Ovviamente queste sono soluzioni ad hoc per casi particolari. Inoltre dalla versione 6 è stata introdotta una nuova funzionalità che permette di creare ed eseguire un hidden disk, presente all'interno della partizione principale criptata. Va però detto che è da maniaci criptare la partizione di sistema se poi all'interno non vi è nulla di compromettente, proprio per questo

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