Qualche considerazione su pyLoad

Nel post precedente ho spiegato come installare pyLoad, nello specifico su un NAS QNAP. Il programma tuttavia può essere installato su qualunque server domestico avente come OS win, mac o linux. Potreste installarlo anche sul router se utilizzate openWRT o simili. Già da questo si può capire che è uno strumento molto flessibile e potente. In più, dopo qualche giorno di utilizzo, debbo dire che si comporta egregiamente. L'interfaccia web è molto ben fatta e semplice da usare, dopo qualche smanettamento se ne capiscono subito tutti i segreti, oltre a questo, sfrutta anche l'AJAX per una consultazione più rapida ed intuitiva. Il demone pyLoad poi non è per niente vorace di risorse, nè CPU nè memoria RAM. Ovviamente il momento più duro per il serverino domestico è la procedura di unrar o unzip, facilmente disattivatile dal menù di configurazione

C'è tuttavia qualche problema. Il primo è legato alla remote GUI scritta in python per Windows. Nella fortunata ipotesi di instaurare una connessione tra client e server, questa applicazione divorerà la vostra CPU, portandola ad un utilizzo costante del 50% ( anche se il programma è apparentemente in IDLE ). Questo con Windows 7 x64. Oltre a questo c'è il fattore "tip version", se non volete perdere la vostra sanità mentale per cercare di avere sempre la versione "up to date" vi sconsiglio di installare la tip. Questa viene aggiornata in modo irregolare ogni tot ore. Ve la consiglio invece se la aggiornate ogni tanto e non seguite il continuo flusso di release o se la versione finale vi da problemi.

Il servizio invece diventerà molto più interessante quando lo affiancherete con un sistema di host ad ip dinamico, ad esempio dyndns.com o no-ip.org. A breve scriverò una guida in merito.