Iperius Backup: una soluzione completa per il backup made in Italy

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Qualche settimana fa sono stato contattato via mail dal reparto PR dell'azienda Enter SRL, un'azienda di Grottammare nella provincia di Ascoli Piceno e specializzata da anni nello sviluppo di software gestionali per le PMI. Mi è stato chiesto se ero interessato a provare il loro software di backup e scrivere qualcosa in merito su questo blog. Ovviamente non potevo tirarmi indietro. 😀

Come più e più volte ho ribadito su questo blog, è opportuno, e aggiungerei anche obbligatorio nel caso di imprese, avere sempre il backup di almeno i dati più importanti. Il backup deve essere visto dal cliente come un'assicurazione sulle proprie informazioni. Superflui fintantoché tutto va bene, vitali quando le case non vanno come dovrebbero.

Capisco che per molti questi sono tempi difficili e che la priorità numero uno è quella di contrarre il più possibile la spesa per l'IT, sfortunatamente il sistema di protezione dei dati non è una spesa che può essere tagliata o ignorata. Secondo molti studi di settore ((http://www.ictbusiness.it/cont/news/perdere-i-dati-capita-a-tre-aziende-su-quattro/26899/1.html)), ((http://www.ictbusiness.it/cont/news/backup-e-recovery-l-85-delle-pmi-ha-un-problema/30998/1.html)) molte aziende hanno sperimentato sul loro groppone cosa significa perdere dati. Secondo la ricerca che ho linkato addirittura 3 aziende su 4 hanno perso dati nell'ultimo anno, questo a causa di un sistema di backup non efficiente, o addirittura non presente. Ovviamente non è tutto bianco o nero, dobbiamo anche intravvedere le varie sfumature. In un'azienda esistono dati vitali e dati che sinceramente non comportano nessun danno nel caso di perdita (certamente l'inconveniente c'è e se è possibile meglio evitarlo). Vi faccio un esempio, all'AD non credo freghi qualcosa se alcune foto di un dipendente sono andate perse. Dubito la pensi allo stesso modo nel caso ad essere andati persi fossero i dati relativi alla contabilità o i dati della sezione ricerca e sviluppo. =(

A parlarne sembrano cose banali, tuttavia ho vissuto molteplici situazione di questo tipo, più o meno gravi.

FEATURES

Detto questo andiamo a vedere cosa Iperius Backup offre.

Come prima cosa c'è da dire che Iperius è uno strumento molto potente e mette a disposizione diverse tipologie di backup, si tratta quindi di un software all-in-one. La prima scrematura viene fatta al momento dell'acquisto, quando si effettua il licensing del prodotto. Iperius Backup si presente in 7 vesti:

  • Free
  • Home Premium
  • Essential
  • Advanced Tape
  • Advanced Cloud
  • Advanced DB
  • Full

La versione free, completamente gratuita si presenta come un software di backup adatto alle esigenze dei privati, non molto adatto a realtà aziendali per via della mancanza di alcune funzionalità che personalmente reputo fondamentali per questo tipo di ambiente. L'esecuzione come servizio è una di queste, oppure la copia dei file in uso tramite shadowcopy.

La versione Home Premium introdotta di recente (è stata introdotta nella versione 2.8.3) può essere considerata una versione free con gli steroidi. Sostanzialmente si tratta di un'edizione di Iperius Backup compatibile solo con i sistemi operativi non Server. Personalmente la vedo rivolta a quei utenti privati più esigenti che potranno vantare dell'aggiornamento automatico del software, l'esecuzione come servizio e la possibilità di effettuare immagini della propria partizione di sistema. Il costo è estremamente contenuto e risulta di 29€.

Di fatto quindi, per una PMI, le edizioni di questo software papabili sono cinque, tutte a pagamento. Dobbiamo rassegnarci, al giorno d'oggi tutto si paga 😀

La versione free tuttavia può essere usata anche in ambito aziendale come integrazione del sistema di backup. Ad esempio la versione a pagamento risiede sul server ed effettua i backup dei dati importanti per l'azienda, mentre la versione free risiede sui vari client e può effettuare il backup dei dati dell'utente.

Iperius Backup Essential è un buon compromesso tra prezzo e funzionalità offerte, all'onesto costo di 69€ ci offre una buona parte delle features che il software mette a disposizione. Potremmo quindi installarlo come servizio. Non avremmo invece il supporto a tape, backup/restore di database, backup e restore verso il cloud.  Con l'arrivo della versione 2.8.3 è stata aggiunta la possibilità di utilizzare VSS per poter effettuare il backup di file aperti o programmi in esecuzione.

Troviamo poi 3 versioni Advanced. Tutte disponibili al prezzo di 146€. Questo è dato dal fatto che le tre versioni Advanced offrono su per giù le stesse caratteristiche, si differenziano una dall'altra dalla possibilità di effettuare backup su nastro, sul cloud o di backuppare database. Vediamo di fare un po' di chiarezza.

La versione Advanced Tape, come dice il nome è specializzata nell'effettuare backup e restore su/da unità tape. La tipologia di nastri supportati è molteplice, possiamo infatti utilizzare unità HP DAT 72 USB o SCSI, unità DLT e SDLT o i più capienti nastri LTO 4 e LTO 5.

Ora io personalmente non ho una grandissima esperienza nel campo dei tape, so per certo che sono ancora presenti in certe situazioni e che in alcuni casi, ad esempio quando in gioco ci sono grosse capacità, sono preferibili rispetto ad uno storage hd-based. Tuttavia con il costo degli HD attuali, si possono tranquillamente realizzare storage di grosse capacità, performanti e protetti da rotture accidentali tramite le varie tecnologie di ridondanza. Questo ovviamente inteso nell'ambito delle PMI.

La versione Advanced Cloud si specializza nel mondo cloud. I dati di backup potranno essere salvati offsite sui server di Google Drive, Microsoft Skydrive o Dropbox. In questo modo anche nello sfortunato caso di gravi danni all'azienda sarà possibile recuperare tutti i dati. In questo frangente vorrei fare una piccola divagazione. Il disaster recovery è importantissimo, seconda varie ricerche è stato appurato che la maggior parte delle aziende non è preparata a questa evenienza e nel caso di un disastro sarebbero impossibilitate a ripartire. Dare i nostri dati in mano a provider esterni però solleva una domanda non da poco. I nostri dati saranno al sicuro, il provider potrà accedervi? Dobbiamo sempre tenere a mente che i nostri dati finiranno in dataserver europei (nel caso di Microsoft Skydrive) ma potrebbero andare a finire anche in datacenter americani nel caso di Google e Dropbox. Iperius per evitare il problema mette a disposizione la funzionalità di criptazione dei dati tramite cifrario AES con chiave a 256 bit.

Quando facciamo dei backup verso questi provider di cloud storage dobbiamo tenere bene in mente certi aspetti. Prima di tutto questi sono servizi a pagamento che solitamente hanno fatturazione mensile o annuale a seconda della capacità dello spazio noleggiato. Ed in secondo luogo bisogna farsi bene un'idea della quantità di dati che andrà backuppata e la frequenza con cui avverrà il backup. Un conto è effettuare il backup di 10MB un conto un backup di 10GB al giorno. Questo richiede una connettività adatta a portare a termine il job.

Sono rimasto un po' deluso nel vedere il supporto sono a questi 3 player: Google Drive, Microsoft Skydrive e Dropbox. Servizi che per quanto ottimi si orientano soprattutto a utenze privati o piccolissime imprese e non in ambito enterprise. Spero che in futuro potremmo vedere anche Amazon con il suo S3 e altri storage vendor enterpsise.

Advance DB invece ci permette di operare sui database. Attualmente sono supportati i database Microsoft SQL versioni 2000, 2005, 2008 e 2012 e Oracle 9i, 10g, 11g e Express Edition (XE). Che sono i database più utilizzati dai gestionali al momento in commercio. Se avete questo tipo di gestionali e la procedura di backup non è integrata questa versione è quella che fa per voi. La compressione e cifratura del dump del database è supportata.

La versione Full ovviamente attiva tutte le funzionalità messe a disposizione da Iperius Backup e che saranno implementate in futuro. Questo ovviamente si riflette sul prezzo, facendolo lievitare fino alla cifra di 269€.

Se siete dei tipi cauti e vi piace mettere "sotto torchio" i software prima di implementarli in produzione potete sempre provare l'utilissima demo della durata di 21 giorni, attivabile dopo aver scaricato ed installato la versione free. Trascorso il periodo di prova la licenza trial full tornerà freeware.

Dato che gli ambienti virtuali sono il pane quotidiano per i sistemisti Iperius può effettuare il backup di VM basate su HYPER-V tramite shadow copy, mentre il supporto verso VMware ESXi non è al momento disponibile. Mi è stato tuttavia assicurato che questo aspetto è già nelle roadmap di sviluppo e che sarà ufficialmente disponibile fra pochi mesi.

Enter mette a disposizione un'utile tabella comparativa che può essere trovata a questo indirizzo.

INSTALLAZIONE

L'installazione del software è veramente semplicissima, qui sotto inserirò alcuni screenshot dimostrativi. L'intera procedura di installazione si basa sul classico next-next-finish. Non dovremmo essere quindi sistemisti certificati per poterlo installare.

La licenza che mi è stata fornita per effettuare questa review è la FULL.

IPERIUS BACKUP è disponibile per il download a questo indirizzo.

Il software è multilingua, ovviamente essendo made in Italy, l'italiano è la lingua principale, troviamo tuttavia: inglese, francese, tedesco, cinese semplificato, koreano, brasialino portoghese, spagnolo. Queste sono le lingue disponibili al momento in cui scrivo.

Iperius è disponibile solo per ambienti Microsoft Windows, quindi se siete seguaci del pinguino questo software non fa per voi. Il supporto e la compatibilità è garantito ai sistemi Windows XP, Server 2003/R2, Server 2008/R2, Vista, Windows 7, Windows 8, Server 2012. Nei sistemi disponibili a 32 o 64 bit entrambe le versioni sono supportate.

Il changelog delle nuove versioni è sempre disponibile a questo indirizzo.

L'attivazione del prodotto, nel caso delle versioni a pagamento, viene fatta par mezzo di un codice che DIPENDE da un ID macchina. Quest'ultimo viene generato partendo dall'hardware della macchina sulla quale viene installato il software. Nel caso di modifiche all'hardware l'ID cambierà e pertanto il codice utilizzato in precedenza non sarà più valido. La procedura di cambio codice è gratuita ma vi obbligherà a contattare il servizio clienti. Questo vale anche nel caso di un semplice cambio macchina.

Dal mio punto di vista, questi trucchetti per cercare di arginare il fenomeno pirateria sono veramente controproducenti. Se il licensing di un prodotto complica la vita dell'utente onesto che ha correttamente acquistato la licenza e nel frattempo rende facile l'utilizzo per la controparte che segue la via illegale allora il tutto può essere riassunto con un semplice "fail". 😀

E situazione di questo tipo ne ho viste parecchie, le peggiori comunque restano le chiavi hardware collegate ad un determinato PC.

Una feature che mi fa sempre piacere vedere è la funzionalità di auto-update del software. Essere sempre up to date è importantissimo ed è piacevole avere un software che ti aiuta in questo arduo compito. 😀

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INSTALLAZIONE COME SERVIZIO

Come dicevo all'inizio, l'esecuzione come servizio è veramente importante per un buon software di backup. Questo ci permette di schedulare i backup su un server ed essere sicuri che questi vengano eseguiti anche quando nessuno è loggato. Il workaround sarebbe lasciare sempre l'utente loggato, con la finestra di blocco di Windows. Questo ad esempio è possibile farlo con la versione free, non è molto professionale tuttavia. Basta che qualcuno si slogghi per errore e i backup non verrano più eseguiti. =(

L'installazione del servizio è semplicissima e viene fatta dal pannello delle impostazioni, basterà premere il tasto installa e inserire l'utente che eseguirà il servizio. Il servizio quindi verrà eseguito da quell'utente specifico con dei determinati privilegi. Sarebbe da evitare l'utilizzo dell'utente Administrator, utilizzando un account utente ad-hoc si aumenta la sicurezza e si possono implementare delle restrizioni a quell'utente.

Se il backup viene effettuato su una share di rete che necessita di credenziali d'accesso possiamo utilizzare lo spettacolare manager di credenziali messo a disposizioni dal programma. Questo manager è ottimo e permette di salvare nome utente e password dei vari servizi che Iperius utilizza. Troveremmo quindi la possibilità di gestire account Windows, account email (POP e SMTP), tutti gli account per il cloud storage (Google Drive, Microsoft Skydrive e Dropbox), account FTP ed infine gli account per effettuare il backup/restore dei database Microsoft SQL e Oracle.

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Tutti questi dati vengono salvati in un file di configurazione in C:\ProgramData\IperiusBackup e NON sono in chiaro. 😉

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IMPOSTAZIONI PROGRAMMA

Il menù delle impostazioni del programma è estremamente compatto ed è racchiuso nella categoria Strumenti. Qui possiamo importare job di backup, installare il servizio Windows, attivare la funzionalità di web reporting (funzionalità sempre consigliata), effettuare l'upgrade automatico e inserire o rimuovere la licenza del software.

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Qui non c'è molto da dire se non che è possibile proteggere le modifiche delle impostazioni tramite una password e impostare il numero massimo di log ma mantenere. L'installazione del servizio come il gestore delle credenziali li abbiamo analizzati poco fa.

BACKUP

Ed ora arriviamo alla parte cruciale, le operazioni di backup. Come la maggior parte dei software di backup anche Iperius è basato su job. Ogni job corrisponde ad una determinata operazione di backup. Il job è la parola chiave, in esso troveremo tutti gli elementi da backuppare, la destinazione del backup, tutte le relative impostazioni del job stesso e gli orari di pianificazione. Vediamolo in dettaglio.

Questa è la finestra che ci comparirà alla creazione di un nuovo job:

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Come possiamo vedere nello screen soprastante l'interfaccia è estremamente pulita. Nelle tab in alto troviamo le impostazioni del job, invece a sinistra sono presenti delle icone contestuali alla tab in cui stiamo operando. Se l'icona non vi dice nulla, passandoci sopra con il puntatore del mouse a video comparirà una breve descrizione.

Entriamo più in dettaglio nel wizard di configurazione.

Elementi

I primi due pulsanti nella scheda "Elementi" ci consentono di aggiungere corrispettivamente una cartella o un file al job di backup. Come possiamo vedere dalla foto qui sotto, anche per un'operazione così banale Iperius ci offre diverse opzioni: la copia delle ACL, la possibilità di escludere le sottocartelle o di filtrare i contenuti presenti nella cartella.

Interessante la funziona rappresentata dal pulsante con le parentesi grafe. Iperius mette a disposizione un buon elenco di variabili che possono essere utilizzate nei campi del job.

La terza icona rappresenta la funzionalità Windows Drive Image che ci permette di creare un'immagine del disco sulla quale è installato il sistema operativo. Per questa operazione VSS è d'obbligo. 😀 Questa funzionalità è implementata nativamente anche in Windows ma come dicevo all'inizio Iperius è uno strumento all-in-one e quindi da un unico punto di controllo possiamo effettuare tutte le nostre operazioni di backup e restore. 😉

Nello sfortunato caso che ci siano problemi al sistema operativo, un'immagine recente ci salverebbe dalla reinstallazione e configurazione della macchina.

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Le successive due funzionalità ci permetteranno di interagire con i database Microsoft SQL e Oracle.

L'ultima icona è utilizzata invece per eliminare gli elementi del job selezionati.

Destinazioni

Nella scheda destinazioni andremo ad impostare i path dove andranno eseguiti i backup. Nel caso più semplice avremmo un job con diverse elementi o file e un'unica destinazione, che andrà a contenere tutti i dati. Tuttavia possiamo impostare più destinazioni per sicurezza. Ad esempio una share di rete, un disco esterno USB ed infine il backup offsite su cloud storage.

Come premesso Iperius Backup ci permette di salvare i nostri backup su diverse tipologie di storage. Prendiamo il caso più banale, in cui la destinazione del backup è una cartella in un HD esterno USB (o addirittura disco interno diverso da quello in cui risiedono i dati). In questo caso Iperius ci chiederà semplicemente il percorso della cartella di destinazione e alcune altre informazioni. Possiamo ad esempio attivare il supporto alla compressione ZIP e relativa protezione dell'archivio tramite password o criptazione totale dello stesso. Possiamo anche decidere se sincronizzare le cartelle sorgenti con quelle destinazione, questo cancellerà eventuali dati dalla copia di backup che non sono più presenti nelle cartelle sorgenti.

Ovviamente è sempre possibile impostare come destinazione una cartella in una share di rete, in tal caso dovremmo inserire le credenziali, se necessarie, per autentificarsi. Per effettuare questa operazione si passa sempre tramite l'ottimo account manager che il software mette a disposizione.

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Per i backup su tape ci basterà aggiungere come destinazione un tape e selezionare il dispositivo installato sulla macchina. Anche in questo caso è possibile effettuare la compressione dei dati di backup e la cifratura.

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Se abbiamo acquisto la licenza Advanced Cloud potremmo aggiungere una destinazione su cloud. La sicurezza è un aspetto importante e anche in questo caso compressione e cifratura ne fanno da padrone

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Nel caso fossimo poco fiduciosi nei confronti di service provider esterni come Google, Microsoft o Dropbox (e con gli scandali attuali non mi sorprenderei di questa decisione :D) possiamo sempre affidarci al buon protocollo FTP per effettuare backup offsite. Una buona VPN verso un sito esterno e l'utilizzo del protocollo SFTP (supportato) dovrebbero essere più che sufficienti per garantire un ottimo livello di sicurezza.

Per quanto riguarda il protocollo FTP aggiungo che Iperius mette a disposizione un buon client FTP. 😉 Questo ci permetterà di effettuare delle semplice operazioni su server FTP senza passare per software aggiuntivi come FileZilla, SmartFTP, ecc..

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E queste sono tutte le possibili destinazioni messe a disposizione. C'è solo da sbizzarrirsi.

Opzioni

Ogni job porta con se le proprie opzioni, lo screenshot qui sotto vi illustrerà tutti i parametri disponibili.

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Pianificazione

In questa tab troveremo tutte le impostazioni relative alla pianificazione e al triggering del job. Se la pianificazione è disattiva il job verrà eseguito solo manualmente, nella maggior parte dei casi questo non è quello che vogliamo. Tramite questo pannello abbiamo pieno controllo sulla pianificazione, come potete vedere:

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Notifiche

Le notifiche sono un buon modo per sapere se le cose stanno andando come dovrebbero o siamo incappati in un incidente di percorso. Consiglio vivamente a tutti di utilizzarle. Personalmente amo ricevere le notifiche solamente nel caso in cui il job termini con errori. L'idea di ricevere una o più mail al giorno in cui mi vien detto che tutto è OK non mi alletta più di tanto. Anche perchè secondo logica se un'operazione è ripetitiva è corretto che venga avvisato solo nel caso in cui si verifichi un errore. 😀

Anche in questo frangente abbiamo un buon spazio di configurazione

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Altri processi

Questa tab è interessante. Sostanzialmente Iperius ci permette di eseguire dei programmi o semplici script prima o dopo l'esecuzione del job. Un'esempio che mi viene in mente è il dump di un database MySQL, anche se questo non è nativamente supportato, possiamo realizzare uno script che generi il dump e successivamente uno che lo elimini.

Questo è solo un esempio, l'esecuzione di script o programmi pre e post di backup ci permette di fare una vastità di operazioni.

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Il wizard si conclude con un veloce riepilogo in cui vengono mostrate le informazioni salienti del job.

In ogni momento potremmo modificare le impostazioni del job. Questo può essere fatto semplicemente premendo con il tasto destro del mouse sul job.

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Tramite la voce file di configurazione possiamo visualizzare il file di testo che conterrà l'intera configurazione del job. Questo file si trova nella cartella C:\ProgramData\IperiusBackup assieme a tutti gli altri file di configurazione. Facendo un backup di questo file potremmo ripristinare il job in futuro, nel caso venga eliminato o corrotto.

RESTORE

Senza la possibilità di effettuare un restore l'operazione di backup sarebbe superflua. 😀

Iniziamo con il dire che la procedura di ripristino può essere eseguita manualmente o tramite Iperius. Iperius non salva i dati in formati strani o proprietari, quindi se ad esempio un file importante venisse cancellato o andasse perso potremmo aprire il file zip di backup (nel caso avessimo utilizzato la compressione/archiviazione) utilizzando 7zip, winzip o winrar ed estrarlo.

Nel caso volessimo invece eseguire un disaster recovery possiamo utilizzare il software stesso e la semplice procedura di ripristino che mette a disposizione.

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Come possiamo vedere dallo shot qui sopra le procedure di restore disponibili sono:

  • da zip
  • da tape
  • restore di un db
  • da cloud (Drive, Skydrive, Dropbox)
  • da FTP

CONCLUSIONI

Verdetto?

Siamo di fronte ad un ottimo compromesso tra funzionalità, usabilità e prezzo. Iperius si presenta con un'interfaccia molto user-friendly ma allo stesso tempo completa e molto dettagliata in certi aspetti. Le funzionalità sono giustamente ripartite tra le varie versioni messe a disposizione. Ed i relativi prezzi sono onesti ed allineati con la concorrenza.

Una cosa che amo molto di questi software è che pur offrendo vagonate di funzionalità rimangono software compatti e leggeri. Non ci troveremmo davanti ad un mattone, in cui solo l'installer ha dimensioni di svariate centinaia di MB. Non c'è bisogno di installare agent o driver particolari che si avvinghiano al sistema.

Un'altro aspetto interessante da considerare è lo sviluppo del software, al momento il rilascio di nuove versioni è abbastanza frequente. Pur non trattandosi di un software rilasciato qualche mese gli sviluppatori si impegnano nell'offrire un'esperienza e stabilità sempre migliore. Per i più appassionati questo sarà l'indirizzi di riferimento, il changelog.

Nel periodo di tempo in cui stavo scrivendo questa breve recensione Enter ha rilasciato ben nuove 2 versioni. Una delle quali, pur non essendo una major version, ha introdotte non poche novità. Mi sto riferendo alla versione 2.8.3.

Durante il mio utilizzo ho notato che non è presente una funzionalità a me molto cara e utilizzata. Moltissime PMI ancora lavorano in modo semplice utilizzando come dati semplici file di testo, fogli di calcolo e pdf. In questa situazione a me piace effettuare una sincronizzazione delle cartelle di lavoro con quelle di backup e nel caso un file sorgente venga eliminato o modificato quest'ultimo venga backuppato nella sua release finale. Tuttavia prima di effettuare la sovrascrittura il vecchio file deve essere archiviato seguendo delle retention policy prestabilite.

Iperius non integra una vera e propria guida in linea. L'help che troverete nel programma è un semplice link che porta alla pagina tutrial del relativo sito web. In questa pagina vengono tuttavia esposte le funzionalità principali messe a disposizione dal software. Se state lavorando su un sistema privo di connessione ad internet non potrete quindi consultare il manuale.

Concludendo un prodotto adatto sia per l'utente privato e poco esperto sia per la PMI che vuole proteggere i propri dati. La versione freeware è sicuramente più che adatta per soddisfare la totalità delle necessità di un privato. In quest'ambito di utilizzo Iperius Backup può essere utilizzato semplicemente per effettuare una copia di backup di foto, musica o dati personali. Ormai ho perso il conto di quante persone sono venute da me lamentando la perdita di dati personali a causa di un HD rotto.

Nell'ambito PMI invece l'utilizzo di una versione a pagamento è caldamente raccomandato. Funzionalità come VSS, backup dei database e l'installazione come servizio devono essere considerate un must. L'acquisto di una licenza per un software di backup non deve essere vista come una tassa o un qualcosa di inutile, si tratta di un piccolo prezzo da pagare nell'eventualità che qualcosa di storto accada, e non devo essere io a citarvi una delle tante leggi di Murphy. 😀 Meglio spendere 100€ oggi che un migliaio o più domani per il recupero dei dati. Come dicevo all'inizio più di volta mi sono imbattuto in aziende che per non pagare un consulente o un professionista non utilizzavano nessun sistema di backup. Situazione a dir poco inaccettabile nonché illegale in Italia, in cui vige l'obbligo di mantenere sempre una copia di backup di almeno i dati fiscali.

Disclaimer: Sono stato invitato a provare questo software da Enter SRL. Non sono stato ricompensato in alcun modo per il mio tempo e non sono obbligato a scrivere post a riguardo. Il contenuto di questo articolo non è concordato, rivisto o approvato dall'azienda menzionata o da altri al di fuori dello staff di questo blog.

 

UPDATE 19/08/2013

Mi sono recentemente accorto che dalla versione 2.9.1 è stato introdotto il supporto al database MySQL. MySQL non sarà sicuramente la scelta migliore per i grossi database cluster, ma quando si tratta di piccoli-medi database è sicuramente una scelta più che ottima. 😉