Rimuovere account SIP da un Nexus phone

Pochi giorni fa ho aggiunto un account SIP sul mio Nexus 5 per poi accorgermi che non vi è nessun modo di eliminarlo dall'interfaccia. Questo problema si presenta con Android 4.4, probabilmente su tutta la lineup di prodotti Nexus (non confermato). Il tutto è causato da un piccolo bug di visualizzazione che non rende visibile i 3 puntini del tasto menù nella modalità portrait. Se avete un tasto menù fisico questo non è un problema, ma i Nexus non li hanno... Mettendo in modalità landscape però è possibile eliminare l'account.

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Ordinare tutti i preferiti in Chrome

  Ebbene sì, Chrome sarà pur alla versione 30+ ma non ha ancora una funzione per riordinare tutti i preferiti (bookmarks) in ordine alfabetico. Premendo CTRL+ALT+O potremmo accedere alla schermata di gestione dei preferiti e notare che in "Organizza" è presente la funzione riordina. Tuttavia tale funzione non effettua la procedura di ordinamento in maniera ricorsiva su tutte le sottocartelle. Ordina semplicemente tutti i preferiti che si trovano nella cartella in cui è stato dato il comando. Esistono già da tempo delle estensioni che fanno questo lavoro come SuperSorter o Sprucemarks, non mi ci sono mai trovato bene. Di recente ho scoperto Recursive Bookmark Sorter, che proprio come lascia intendere il nome fa proprio quello che desidero. Alla pressione del pulsante di riordino l'estensione prende in rassegna tutti i miei preferiti e li riordina in ordine alfabetico. 😉

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Download di un ebook dal Play Store su device Android

Da qualche giorno sono in possesso di un tablet Android da 7", un dispositivo che ben si presta alla lettura di libri e riviste. L'applicazione Play books ci viene sicuramente incontro e, oltre a poter usufruire della vasta raccolta di libri gratuiti o a pagamento che big G ci mette a disposizione, ci vien data la possibilità di caricare materiale nostro sul nostro account.   I libri vengono letti in streaming, questo però richiede una connessione ad internet. Non avendo un modulo 3G non vorrei trovarmi nella situazione di non poter leggere quando non connesso in internet. Fortunatamente Google Play Books ci da la possibilità di scaricare in locale l'intero libro e di leggerlo in tranquillità senza preoccuparsi della connettività. Tutti i libri presenti localmente sul dispositivo saranno identificati da una puntina verticale bianca in un cerchio blu nell'angolo in basso a destra del libro. Per effettuare il download basterà premere i classici 3 puntini, presenti su ogni elemento, e premere su Conserva sul dispositivo. Ammetto che non è particolarmente facile beccare i 3 puntini, data la ridotta dimensione dell'icona. Il più di delle volte inavvertitamente si apre il libro al posto di vedere le impostazioni.   Maggiori informazioni possono essere

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Rimuovere le apps non installate dal menù "Le mie app"

Ho notato questo "problema" già da diverso tempo. Praticamente tutte le applicazioni che andremo ad installare sui nostri dispositivi Android rimarranno presenti nel menù "Le mie app" anche se disinstallare da tutti i device. Come per Google Keep, dovremo agire direttamente dallo smartphone. Una volta aperto il Play Store andiamo al sottomenù "Le mie app" e ci spostiamo sulla tab "Tutte". Qui ci comparirà l'elenco di tutte le applicazioni che avremmo "acquistato" dallo store, installate e non. Se un'applicazione non è installata ci comparirà una X nell'angolino in alto a destra. Tappando su quest'ultima potremo eliminare l'applicazione dall'elenco. Reiteriamo per tutte le apps e il gioco è fatto. 😉 Diciamolo, non è un vero e proprio problema. Mi dà però fastidio che le applicazioni non installate mi compaiano nello store marcate come già installate. 😀

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Riordinare le note in Google Keep

Google Keep è un utilissimo servizio per la creazione di note e liste, disponibile già da qualche mese. Non è Evernote, e sicuramente ha una frazione delle features di quest'ultimo. Tuttavia è stracomodo perchè integrato con il mondo Google. Non è necessario quindi effettuare il login su più servizi. E per di più Evernote non permette la cancellazione dell'account e VOI sapete come la penso a riguardo... 😀 Una delle mancanze più gravi tuttavia è la funzionalità di riordinamento delle note. In alto infatti troveremo sempre l'ultima nota creata, che non necessariamente è la più importante. Per effettuare il riordinamento personalizzato bisogna per forza di cosa passare per l'applicazione Android Google Keep. Dall'interfaccia web questa funzionalità non è ancora supportata, nonostante le numerose richieste da parte degli utenti. Una volta lanciata l'applicazione su uno smartphone o tablet basterà tener premuto sulla nota da spostare e riposizionarla.

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Google Reader è morto e ora...? Ci pensa TT-RSS

Google Reader è stato "terminato" il primo di luglio. Io personalmente ero uno di quei tanti che lo usava in maniera particolarmente intensiva. La mia scuola di pensiero è che non ci si può affidare ai social network per veicolare un flusso coerente di notizie, ma soprattutto poterle fruire in modo ordinato. Nulla potrà mai sostituire lo stream RSS, e nel dire questo è anche corretto ricordare il caro Aaron Swartz. Sarò pur vecchia scuola ma non riuscirei nemmeno per un secondo a concepire l'idea di utilizzare Google+, Twitter o Facebook per leggere le varie news. Magari questo potrebbe andare bene con qualche sottoscrizione ma con centinaia di sottoscrizione immagino sia la ricetta per non capire una mazza e diventare letteralmente stupidi. Un reader RSS web-based è sicuramente più auspicabile. Un client RSS desktop lo trovo poco pratico, ormai è risaputo che tablet, smarpthone, molteplici PC sono alla base di una persona che di IT se ne intende almeno un pochino. D'altro canto la possibilità di fruire delle proprie feed da qualsiasi luogo e da qualsiasi dispositivo è sicuramente l'obbiettivo migliore. Feedly è in lizza per diventare l'erede di Google Reader. Seppur ora sia disponibile in versione totalmente web-based, senza

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SSH two-step authentication con Google authenticator su CentOS 6.x e SELinux

Oggi ho lottato duramente contro SELinux, in una sfida uomo-macchina dove alla fine l'uomo è risultato vincitore. 😀 Non sto qui a spiegarvi l'impatto che ha l'autenticazione a due fattori sulla sicurezza, mi limito a dire "something you know, something you have". Installata la CentOS 6.4 e configurato il webserver passo al SSH server. Cambio la porta, rimuovo l'accesso per l'utente root e limito la connessione solo a certi utenti. Stabilisco i gracetime, le connessioni massime, fail2ban per i brute force e le regole per iptables. Fatto questo passo a configurare il two-step authentification e mi imbatto sempre in "Access Denied". Guardo il log con: tail /var/log/secure -n 100 e noto: Jul 16 17:15:32 sshd(pam_google_authenticator)[5646]: Did not receive verification code from user Jul 16 17:15:32 sshd(pam_google_authenticator)[5646]: Invalid verification code Jul 16 17:15:32 sshd(pam_google_authenticator)[5646]: Failed to update secret file "/home//.google_authenticator" Faccio una veloce ricerca su Google e noto che il problema è dovuto a SELinux (Security-Enhanced Linux). Ovviamente col cavolo che lo disabilito solo per far funzionare l'autenticazione a due fattori. I problemi tra SELinux e pam_google_autheticator sono ben noti, fortunatamente esiste un semplice workaround. Approfitto di questo per scrivere un intero post dedicato su come integrare Google Authenticator nel SSH

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Creare aliases con Google Mail

Cos'è un alias? Quando si parla di alias nel campo della posta elettronica si intende un indirizzo di posta alternativo che recapita i messaggi nella casella di posta principale. Facciamo un piccolo esempio: Account di posta principale: [email protected] Alias mail: [email protected], [email protected], [email protected] Un'email inviata a [email protected] verrà automaticamente recapita nella casella [email protected]. La stessa cosa con gli alias, girlfriend e rompiscatole. A questo punto voi vi chiederete il motivo di tutto ciò, alla fine della fiera la mail arriva sempre e comunque nella casella master. Ci sono però dei vantaggi. Intanto non diamo mai al mittente il nostro vero indirizzo di posta, e vi ricordo che quello non lo si può cambiare tanto facilmente. Gli alias invece si possono creare ed eliminare a piacimento. Oltre a questo impostando degli opportuni filtri possiamo far in modo che la posta in arrivo su un determinato alias venga cancellata automaticamente (spam ad esempio) o finisca in una cartella particolare. Perchè dare il nostro VERO indirizzo mail quando si compila un form di registrazioni, che automaticamente ci spammerà mille messaggi al giorno. Google Apps for Business mette a disposizione questa funzionalità, chiamata nicknames. Google Mail (per gli amici Gmail) invece la mette a

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Ritornare alla vecchia "New Tab" in Chrome

Ancora una volta torniamo a parlare di Google Chrome. Nelle versioni più recenti del browser è stata introdotta una nuova "New tab", ossia una nuova scheda vuota. La stessa che possiamo trovare qua sotto: Non sono un amante di questa nuova interfaccia perchè il tasto centrale non apre i diversi siti in una scheda in secondo piano, e la cosa mi fa parecchio imbestialire... Quindi ecco come impostare la New Tab come l'Old Tab. 🙂 Scrivere nella barra degli indirizzi questo: chrome://flags E disattivate "Abilita API Instant extended" o (in lingua originale Enable Instant extended API). Al successivo riavvio vi ritroverete la scheda iniziale come quella appena sopra.

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