Slipstream del SP1 per Office 2013

Microsoft ha rilasciato da pochi giorni il Service Pack 1 per Office e altri prodotti (Exchange e SharePoint), il download è disponibile  agli indirizzi qua sotto: SP1 for Microsoft Office 2013 32 bit | SP1 for Microsoft Office 2013 64 bit Vale anche in questo caso la guida scritta tempo fa per la versione di Office 2010 su come eseguire lo slipstream. Oltre a questo è possibile customizzare l'installazione di Office tramite lo strumento OCT, disponibile a questo indirizzo. Per avviare questa modalità basterà eseguire i file scaricatati e scompattarli nella cartella temporanea che contiene i file di Office. Poi dando il comando setup.exe /admin si farà partire il tool. Il file MSP che verrà generato dovrà essere inserito nella cartella updates. E il gioco è fatto!   UPDATE Il Microsoft Toolkit di Cody disponibile a questo indirizzo, oltre a offrire funzionalità poco legali, permette di effettuare lo slipstream degli aggiornamenti, passare dalla versione retail a quella volume licensing, aggiungere/rimuovere language pack e utilizzare OCT per installazioni custom di Office. Un tool sicuramente comodo... 😉

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Disattivare la creazione dei file Thumbs.db nei sistemi Windows

Generalmente i file thumbs.db sono marcati come file nascosti e non sono visibili se Explorer non è configurato per mostrare questo tipo di file. Sostanzialmente questi file contengono le thumbnail (anteprime) dei file contenuti nella cartella in cui si trovano. Questo fa si che il sistema non debba ricalcolare tutte le anteprime ogni volta che rientriamo in una determinato cartella, ad esempio una che contiene foto. Tuttavia quando si utilizzano delle share di rete la cosa può causare dei problemi. La cancellazione di una sottocartella di una share di rete può risultare impossibile proprio a causa di uno di questi file. Le opzioni a questo punto sono tre ((O almeno queste sono quelle che personalmente conosco)). La prima: si fa fare il lavoro sporco al fileserver (che può essere un NAS o un altro tipo di server). In questo caso il fileserver se ne sbatte altamente se il file thumbs.db è utilizzato da Esplora risorsa di un client e lo cancella. Seconda strada. Disattivare l'oplock sul fileserver. Questo però può causare problemi collaterali. File in un uso da altri utenti possono essere cancellati. La cosa non è proprio il massimo. Immaginatevi un utente che sta lavorando ad su un file

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Cambiare il timestamp delle cartelle tramite menù contestuale

Qualche giorno fa ho scritto un post su come utilizzare robocopy per mantenere il timestamp originale sui file copiati. Ora vediamo come fare per cambiare il timestamp tramite menù contestuale di Windows. Il più nerd potrà dire che questa operazione è possibile farla tramite PowerShell, VBScript o tramite il semplice prompt dei comandi. Tuttavia cambiare il timestamp di decine e decine di cartelle che non soddisfano nessun pattern può rendere la cosa abbastanza lunga ed estenuante. Molto più semplice selezionare le cartelle con mouse (o tastiera), tasto destro e "cambia attributi". Il tutto è ottenibile con Attribute Changer. Il software è gratuito e completo. Una volta impostato il timestamp che vogliamo assegnare ad un file o una cartella basterà dare ok e il programma eseguirà le opportune operazioni. Decisamente più comodo che mettersi a smanettare sulla riga di comando. 🙂

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Posizione dei file di registro nei sistemi Windows

Lo giuro ogni volta la stessa storia! Ogni qualvolta ho bisogno di risalire ai path dei file del registro di Windows la memoria fa cilecca. Meglio scriverli qua. 😀   Il registro di sistema di Windows ha la capacità di caricare file di registro di residenti su un disco secondario. L'operazione può essere fatta manualmente tramite il registro (Win + R -> regedit.exe) oppure tramite alcune utility, una di questa è LoadHive. I file che fisicamente contengono il registro di sistema risiedono sull'hard disk e si trovano rispettivamente a questi path: HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE C:\Windows\System32\config HKEY_LOCAL_MACHINE\SECURITY C:\Windows\System32\config HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM C:\Windows\System32\config HKEY_LOCAL_MACHINE\SAM C:\Windows\System32\config HKEY_CURRENT_USER C:\Users\<nome-utente> (nel caso di Win XP: C:\Document and Settings\<nome-utente>) Almeno ora se me li dimentico so dove trovarli. 😉

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Prevenire la disconnessione delle unità di rete

  Oltre ad effettuare i passaggi descritti in questo post, potrebbe essere utile impostare il client in modo che non disconnetta automaticamente l'unità di rete dopo un certo periodo di inattività. Per fare questo basta aprire un promt (Win+R -> cmd) e dare il seguente comando: net config server /autodisconnect:-1  

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Copiare i dati mantenendo il timestamp

Sui sistemi Windows quando si tenta di copiare dei dati generici (file audio, video, semplici file testuali, ecc) su un'altra unità i timestamp vengono sovrascritti. La copia avrà come timestamp la data di copia e non quella di creazione e modifica del fire originale. In alcuni casi si può sorvolare su questo comportamento, la cosa importante è avere il dato. In altri casi invece è utile avere anche l'indicazione del timestamp oltre al dato stesso. Per ottenere questo è possibile effettuare la copia tramite robocopy, un utility presente da Windows Vista in poi. robocopy <source> <destination> /copy:dat A dir la verità non servirebbe aggiungere l'opzione /copy:dat, dato che è la modalità di default con la quale opera robocopy. =) Per vedere tutti i parametri disponibili potete utilizzare "robocopy /?" oppure visualizzare questa pagina technet. Per i meno amanti dell'interfaccia a linea di comando esiste una comoda interfaccia grafica, disponibile a questo indirizzo. 😉

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Estrarre il product key di Windows 8/8.1 dal BIOS

Con l'arrivo di Windows 8 sono cambiare parecchio cose, tra questa c'è anche la scomparsa del Microsoft COA (Certificate of Authenticity). La famosa etichetta che riporta la versione di Windows installata e il relativo product key. Tornava veramente utile nel caso di reinstallazione del sistema operativo. Con Windows 8 e 8.1 tutti gli OEM applicheranno una etichetta con scritto semplicemente Win 8 o Win 8 Pro a seconda dell'edizione di Windows installata. Come facciamo quindi a recuperare il codice nel caso dovessimo formattare il disco? Se il sistema operativo è ancora accessibile è possibile recuperare il codice tramite Nirsoft ProdutKey. Una volta "scovato" il product key basterà salvarlo, o scriverlo da qualche parte e usarlo nella successiva reinstallazione e attivazione di Windows. Ma nel caso il sistema operativo non fosse disponibile? Ad esempio a causa di un malware o rottura del disco? Il product key non è scritto da nessuna parte e non abbiamo a disposizione neanche la possibilità di recuperarlo. La realtà è che gli OEM equipaggiano il product key nel BIOS del sistema, o meglio nella UEFI. Possiamo quindi recuperarlo utilizzando un adeguato software. Per fare questo però dobbiamo installare prima Windows utilizzando uno dei tanti product key

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