Qualche considerazione sulle tastiere meccaniche

E' già da un pezzo che scrivo su questo blog post riguardanti il mitico modello M prodotto da IBM. Qualche settimana fa tuttavia ho fatto un passo avanti e ho installato sul mio PC di casa una tastiera meccanica Filco Majestouch 2, il modello esteso non quello tenkeyless. L'ho comperata sabato sullo store Keyboard Company in UK e grazie a RoyalMail il pacco è arrivato davanti alla porta di casa in meno di quattro giorni lavorativi. =P

Scommetto che la maggior parte di voi non conosce minimamente la marca Filco mentre sono ben consci dell'esistenza di marche come Logitech, Razer, CoolerMaster, Thermaltake. Ebbene anche se sembra strano le miglior marche di tastiere meccaniche non sono queste, sono per la maggior parte sconosciute alla gran parte degli umani, e portano il nome: Filco, DasKeyboard, WASD Keyboard, Leopold, Ducky, Rosewill ed altre che personalmente non conosco nemmeno io =D. Sfortunatamente molte di queste non sono disponibili con il layout italiano, anche se su quasi tutte è possibile installarvi keycaps senza le lettere serigrafate. Questo di fatto elimina il problema della mancanza del layout in lingua italiana, dato che è il sistema operativo a decidere quale lettera è associata ad ogni tasto. L'unico inconveniente nell'usare una tastiera UK come tastiera italiana risiede nel fatto che su alcuni tasti non sono serigrafate le lettere accentate ed altri simboli che vengono usati bel belbaese. Keycaps non serigrafete = problem-free ed ovviamente più geek.

Se non siete così estremi sappiate che potete sempre sostituire le keycaps che non corrispondono al layout italiano. O al massimo progettate interamente il layout della vostra tastiera, cosa che al momento mi sembra permetta solo la WASD Keyboard dal loro sito.

Cosa dire delle tastiera meccaniche, sono prodotti per pochi eletti, per i veri amanti del settore. Un po' come le macchine d'epoca, le si compra solo se si ha una passione per queste cose. Anche perchè il commento che si sente spesso è: "Perchè dovrei spendere un centinaio d'euro o più per comperare una cosa che posso tranquillamente trovare nel primo negozio a 10€". Affermazione in parte vera, le tastiere meccaniche costano, la Filco Majestouch 2 ad esempio costa 100£ escluse le tasse. Certamente queste sono opinioni soggettive, ovviamente una persona che fatica ad usare una tastiera normale o non è un amante dei videogiochi non trarrebbe nessun beneficio nell'utilizzo di una tastiera meccanica. In tal caso effettivamente sarebbero soldi buttati. Ma videogiocatori, e soprattutto dattilografi, programmatori, o più semplicemente persone che si ritrovano a scrivere molte cose ogni giorno potranno trarre solo benefici da questa tipologia di tastiere. Io personalmente non sono una persona che gioca moltissimo, faccio ogni tanto qualche sessione videoludica, ma sicuramente non è per questo motivo che ho acquisto una Filco. Per il 95% del tempo la mia tastiera la uso esclusivamente per scrivere e fin'ora non avevo provato niente che potesse donare tale grazie alle parole che compaiono sullo schermo.

Il feeling e il suono che i Cherry MX blue producono solo qualcosa di impareggiabile. Ovviamente anche queste sono opinioni personali in quanto questo tipo di switch non è amato da tutti in quanto tactile e clicky. Il suono che produce è molto distintivo e a non tutti può piacere, soprattutto se sia è in una stanza con altre persone. Per questa tipologia di esigenze esistono altre tipologia di switch come i Cherry MX Brown che mantengo il feeling dei blue ma non hanno l'inconveniente del netto click meccanico. Gli switch Black e Red invece sono lineari  e sono consigliati in ambito videoludico. Anche in questo caso la realtà dei fatti è ben diversa, ognuno dal punto di vista pratico fa quello che vuole e usa gli switch che più gli aggradano. Io ad esempio con i Blue mi trovo benissimo nello scrivere, nel giocare e nel fare tutto il resto.

Gli switch Cherry MX White e Clear invece sono definiti come hard click, il primo, e hard tactile il secondo. Si trovano difficilmente nei prodotti commerciali, i più diffusi sono sicuramente i primi quattro: Black, Blue, Brown e Red. Si possono tuttavia comperare i singoli switch e saldarli a mano sulla tastiera, un compito non difficile ma sicuramente snervante :(, saldatevi voi 105 switch!

Fin'ora queste erano considerazioni generali sulle tastiere meccaniche, passiamo a vedere più nel dettaglio ora la mia Filco Majestouch 2.

Come potete vedere dalle foto qui sotto questa tastiera non offre niente di particolare, è una semplicissima tastiera dal punto di vista estetico. Tutta la sua magnificenza è nascosta all'interno. Io prima usavo una Logitech G19 e tutte le funzionalità che portava in dote non sono minimamente presenti sulla Filco: retroilluminazione, hub usb, tasti programmabili, registrazione di macro diretta, tasti multimediali. Nulla di tutto ciò è presente nella mia Filco, tuttavia non rimpiango minimamente la G19. Questo perchè mi trovo più a mio agio con il feeling di questa tastiera che con tutto il non plus ultra della G19.

Partiamo da qualcosa che si nota subito prendendo in mano una Filco, la rigidità e la robustezza. A differenza di altre tastiere plasticcose (compresa la G19) la Filco nasconde una placca metallica al suo interna che le conferisce appunto un'ottima rigidità. Oltre a questo le conferisce anche un peso non indifferente di ben 1,2 KG più che sufficienti per trasformare la tastiera in arma contundente. =) Il peso non è un inconveniente, dona stabilità alla tastiera. Otre al peso, la Fisco si avvale di ottime piazzole antiscivolo che praticamente incollano la tastiera al tavolo meglio dell'attack. Tali piazzole avvolgono anche i piedini della tastiera, in modo da tenerla ferma anche quando si utilizza in modalità inclinata.

Passiamo ai tasti. Come detto in precedenza la tastiera da me acquistata fa uso degli swtich Cherry MX Blue, tuttavia sul sito è possibile acquistare la versione con gli switch Brown, Black e probabilmente anche Red. Immagino che il negozio si prenda la responsabilità di prendere una Majestouch con gli switch Red e layout UK e sostituire le keycaps per trasformarla in una tastiera con layout ITA.

I tasti sono ben allineati e non è presente alcun tipo di gioco e tutti e 105 gli switch sono reattivi e funzionanti al 100%.

Non troviamo invece hub usb o mic e headphone passthrough. Che diciamo nella stramaggioranza dei casi non è un grosso problema, magari ai videogiocatori più incalliti questo potrebbe essere un piccolo inconveniente, sicuramente non per me. Anche perchè nel caso servissero ho entrambe le funzioni a pochi centimetri sul case.

Il confronto con la mia amata IBM Model M è decisamente netto. Nonostante la IBM sia tuttora un'ottima tastiera la differenza tra sistema buckling spring e Cherry MX si sente eccome. I primi hanno bisogno di una forza di attuazione decisamente superiore e donano un feeling completamente diverso rispetto ai secondi. Badate bene che il sistema a molle di IBM è anni luce avanti rispetto ad una tastiera a membrana o una scissor dei laptop, immaginatevi gli Cherry MX. 😀

Se devo trovare un difetto in questa Filco direi che la serigrafia sulle keycaps non è delle migliori. Guardando e toccando le lettere impresse sul tasto ho l'impressione che non dureranno moltissimo contro il grasso e l'olio che la nostra pelle secerne. Penso che sia per questo che la Filco oltre alla classica Majestouch 2 distribuisce la versione Ninja. Stessa tastiera, l'unica differenza è che le lettere non sono serigrafate sulla parte superiore del tasto, ma frontalmente. Io dal canto mio non faccio grossi problemi dato che ho intenzione di passare alle keycaps completamente non serigrafate. Ammetto tuttavia che questo problema potrebbe essere fastidioso per qualcuno. 🙁

Quando si passa alle tastiere meccaniche è dura tornare indietro, un po' come succede quando si passa da hd meccanico a SSD. Tornare indietro è doloroso. 😀

Ed ecco qualche foto: