USB Jig homemade per Samsung Galaxy S e S2

DISCLAIMER: La seguente guida è rivolta a coloro che hanno un minimo di esperienza nel campo dell'elettronica. Il jig è disponibile anche online al costo di pochi euro.

Non mi assumo nessuna responsabilità nel caso arrechiate danno al vostro terminale.

NOTE: Recentemente ho scoperto quest'ottima apps per dispositivi Android: ElectroDroid, presente il codice colore dei resistori e le schematiche delle varie porte, proprio quello che ci serve in questo progetto. Ovviamente nell'apps è sono presenti molte altre features. Da provare!

Oggi per la rubrica DIY vediamo come realizzare un USB jig per Samsung Galaxy S ed S2. Per prima cosa vediamo di spiegare cos'è e cosa serve. Il jig USB non è altro che un connettore micro-USB B con due dei 5 connettori cortocircuitati da una resistenza con un valore ohmico preciso, ma dato che siamo nel campo dell'elettronica, "valore specifico" non ha proprio senso, basta cercare di avvicinarsi a questo valore il più possibile. E ha cosa serve? E' presto detto. Il jig USB sostanzialmente serve per due motivi: il primo, rendere il telefono genuino, in modo che possa tornare in assistenza, senza che questi si lamentino del fatto che voi abbiate smanettato con la ROM. La Samsung, nella versione 2 del Galaxy, ha introdotto un contatore che viene incrementato ogni qualvolta viene effettuata un'operazione di download non ufficiale. Oltre a questo comparirà un disgustoso punto interrogativo in un triangolo giallo all'avvio, per notificarci che non stiamo lavorando su una ROM ufficiale Samsung. Quest'ultimo sintomo è curabile rifleshando il terminale con kernel ufficiale. Quest'operazione non resetta però il contatore!

Il secondo motivo invece è decisamente più interessante, il jig potrebbe permettervi di riportare in vita il terminale a seguito di un'operazione di flash non andata a buon fine. Infatti collegandolo al terminale questo si avvierà direttamente in download mode, e ci permetterà di utilizzare Odin per ripristinare il dispositivo. Decisamente utile, sperando di non averne mai bisogno. 😀

Questo tipo di dispositivo si può facilmente trovare su eBay o altri store online, tuttavia i più geek o i più tirchi possono autocostruirselo. Ecco cosa serve:

  • connettore micro-USB B ( tipo quello del caricabatterie del vostro Samsung )
  • qualche resistenza
  • basetta millefori
  • saldatore, possibilmente quelli per elettronica
  • multimetro
  • qualche cavetto
  • opzionale: tubo restringente

Alla fine della fiera si riduce tutto nel collegare una resistenza equivalente da 300 KOhm ( o 301 KOhm) sul piedino 5 e 4 del connettore micro-USB B. Il valore corretto sarebbe 301 KOhm teoricamente, ma in pratica non ci arriverete mai, basta pensare che ogni resistore ha una tolleranza del 5%. Sempre che voi non vogliate spendere un patrimonio e farvi fare su misura un resistore da 301 KOhm. 😀

Io per questa "impresa" ho usato classici resistori da 1/4 di Watt e tolleranza del 5%. Se avete resistori con tolleranza minore, ben venga. Io ho tentato di arrivare ai fatidici 301 KOhm con 3 resistori da 100 KOhm e uno da 1 KOhm. In realtà bastano anche 3 resistori da 100 KOhm. 😉 Con un connettore micro-usb e i resistori fra le mani il lavoro può iniziare.

Per prima cosa dovete rimuovere l'involucro in plastica che ricopre la micro-USB. Usate delle piccole tronchesi o una forbice, stando attenti a non rovinare il connettore. I 5 contatti dovranno essere a nudo. Ripuliteli, nel caso abbiate ricavato la micro-USB tagliandola via da un cavo. Potete usare una pompetta aspira stagno in accoppiata con il saldatore, e poi fare un lavoro di fino con una taglierina, eliminando eventuali sbavature. Ora prendete un filo di metallo estremamente sottile, io ad esempio ho usato un terminale di un resistore, collegatolo con un po' di scotch ad un puntale del multimetro. Ora mettendo lo strumento in modalità test di continuità dovrete scoprire quali sono i contatti relativi al pin 4 e 5. Fate molta attenzione in questo passaggio, in quanto, date le ridotte dimensioni potrebbero farvi sbagliare pin. Per fare questo inserire il puntale con il filo di metallo attaccato nella fessura del connettore e cercate di toccare uno dei pin che trovate raffigurati nella figura in alto. Il secondo puntale dovrà fare contatto con i contatti posteriori del connettore. Quando il multimetro emetterà un suono avrete trovato una corrispondenza tra i pin. Iterate la procedura su tutti i contatti finchè non trovate il 4 e il 5.

Una volta individuati i due pin saldate due fili isolati sui contatti posteriori della micro-USB. Se avete del tubo restringete questo è il momento di usarlo! Infilateci dentro i cavi.

Ora vi basterà saldare tutti i resistori in serie su una basetta millefori, a lavoro terminato potrete tagliarla con un seghetto. Non usate delle tronchesi se avete una basetta in vetronite, perchè la rovinereste. Terminata la procedura saldate le estremità dei due fili al primo e all'ultimo resistore. Per sicurezza controllate con il multimetro che la resistenza equivalente sia intorno ai 300 KOhm. La mia era sui 297, non male. 😀

Usate un accendino per scaldate il tubo restringete. Diamo al progetto un tocco finale facendo due giri di nastro isolante sulla basetta, in modo da nascondere e proteggere le resistenze.

Ed ecco il risultato finale:

Non sarà bello quanto quelli che trovate in vendita però fa il suo lavoro, ed in più ho la soddisfazione di averlo fatto con le mie mani.

Io ho saldato le resistenze con questo schema:

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Stupidata del giorno

Oggi per sfizio ho ricontrollato il valore delle resistenza equivalente, e stavolta ho usato un multimetro che sa il fatto suo, un FLUKE. Il display segnava 300.0 KOhm, questa è quella che io chiamo botta di culo. =) Un KOhm in più ed era la perfezione.