Modificare la frequenza di aggiornamento di tutte le RSS in Opera in un colpo solo

Non voglio dire che Opera è il miglior browser del mondo, anche lui ha i suoi difettucci. Solo che dopo 7 anni di compagnia passare a Chrome sarebbe come pugnalare alle spalle il proprio miglior amico. 🙂 Il gestore RSS di Opera è una delle cose più utili a mio avviso, ma anche quello più trascurato dagli sviluppatori. Mancano infatti numerose impostazioni che potrebbero renderlo migliore. In primis il sistema di salvataggio delle feed su disco è a dir poco osceno. Oggi però voglio dirvi come modificare la frequenza di aggiornamento dei vostri feed in un colpo solo. Se avete 80 feed potreste scocciarvi di modificare il parametro uno alla volta. Per evitare questo aprite in Notepad++ il file index.ini che si trova al path C:\Users\\AppData\Local\Opera\Opera\mail. Fate una ricerca usando questa semplice regex: Update Frequency=.* e sostituite con: Update Frequency=VOSTRO VALORE Il valore va espresso in secondi. Ad esempio se volete una frequenza di aggiornamento di 15 minuti dovrete scrivere "900". Salvate, chiudete e riavviate Opera. Done! E mentre scrivo questo post sono passato ufficialmente a Google Reader. Che bell'amico che sono. 🙂 P.S. Mettendo come valore 0 disattiverete tutte le feed. 😉

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Apps of the week [#1] - Week #30 2011

Oggi voglio cominciare con apps of the week, una piccola rubrica che conterrà nome e una breve descrizione delle applicazioni per Android che ritengo particolarmente utili. Non aggiungerò screenshot e considerazioni kilometriche. Se l'apps vi ispira seguite il link. 😉  Let's begin! Iniziamo subito con un classico: Orario Treni Lite [GRATIS]: non serve che mi dilunghi più di tanto. Con una semplice tariffa dati avrete tutti gli orari e, aimè i tanto famigerati ritardi di Trenitalia sul vostro display. Un'apps da avere, può sempre tornare utile. Esiste anche la versione Pro a pagamento che offre anche i widget e altre cosucce. Data Enabler Widget [GRATIS]: semplicissimo widget che disattiva con un tocco la connessione dati. Sul market ne troverete diversi, ma questo è estremamente semplice, è composto solo da un solo pulsante, nient'altro. E' sempre buono disattivare il traffico dati se siete in una situazione in cui non è richiesto. Ad esempio se siete davanti al computer, è abbastanza inutile avere una connessione dati attiva che consuma batteria. Unified Remote [GRATIS]: consente di controllare diverse applicazioni dal terminale, player multimediali, browser, task manager, esplora risorse e simula tastiera e touchpad. L'applicazione funziona in accoppiata con il server che deve essere

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Samsung Galaxy S2 guida al root con CF-Root

DISCLAIMER: Vi ricordo che le modifiche software alla ROM portano alla cessazione della garanzia, la procedura quindi è a vostro rischio e pericolo. Non mi assumo la responsabilità di eventuali danni ai vostri terminali. NOTA: Questo procedimento non implica wipe dei dati. Il CF-Root non è una custom ROM bensì un kernel modificato. Nessun dato verrà cancellato durante il procedimento. La procedura di ROOT non è difficile, e a parer mio è quella più indolore. Partiamo con il dire che nell'immenso forum di XDA sono presenti numeroso kernel che garantiscono i privilegi di root al nostro S2. Hanno nomi diversi, ma sotto sotto fanno tutti, chi più chi meno, lo stesso lavoro. Alcuni si basano su kernel originali e aggiungono solo il root ( come il CF-Root ) altri invece usano kernel custom adatti per esempio all'overclock o all'undervolt. Io fra tutti ho scelto il CF-Root per semplicità e perchè si basa su kernel originale. Tutto sommato le ROM ufficiali Samsung per questo terminale non hanno grossi problemi, anzi sono ottimizzate ad ottimi livelli. Infatti prima di effettuare il root ho voluto utilizzare la ROM stock per circa 2-3 settimane senza incorrere in nessun problema o mancanza. Per portare a

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USB Jig homemade per Samsung Galaxy S e S2

DISCLAIMER: La seguente guida è rivolta a coloro che hanno un minimo di esperienza nel campo dell'elettronica. Il jig è disponibile anche online al costo di pochi euro. Non mi assumo nessuna responsabilità nel caso arrechiate danno al vostro terminale. NOTE: Recentemente ho scoperto quest'ottima apps per dispositivi Android: ElectroDroid, presente il codice colore dei resistori e le schematiche delle varie porte, proprio quello che ci serve in questo progetto. Ovviamente nell'apps è sono presenti molte altre features. Da provare! Oggi per la rubrica DIY vediamo come realizzare un USB jig per Samsung Galaxy S ed S2. Per prima cosa vediamo di spiegare cos'è e cosa serve. Il jig USB non è altro che un connettore micro-USB B con due dei 5 connettori cortocircuitati da una resistenza con un valore ohmico preciso, ma dato che siamo nel campo dell'elettronica, "valore specifico" non ha proprio senso, basta cercare di avvicinarsi a questo valore il più possibile. E ha cosa serve? E' presto detto. Il jig USB sostanzialmente serve per due motivi: il primo, rendere il telefono genuino, in modo che possa tornare in assistenza, senza che questi si lamentino del fatto che voi abbiate smanettato con la ROM. La Samsung, nella

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Qualche considerazione su Android e difettucci vari

Sono da poco passato ad Android, e provengo dall'ormai vetusto Windows Mobile 6.5, quindi il gap generazionale tra OS è davvero notevole. Detto ciò vorrei condividere con i miei lettori ((seppur pochi =()) un paio di difetti, più che difetti li chiamerei "scocciature", che ho incontrato in Android nelle mie prime ore di utilizzo. I costruttori ti terminali Android stanno prendendo una strada completamente opposta a quella che Microsoft si è prefissata con il suo nuovo Windows Phone 7: ossia limitare agli OEM la possibilità di modificare il sistema. Questo ad un primo impatto si traduce nell'impossibilità di avere un interfaccia proprietaria, infatti tutti i Windows Phone in commercio hanno ben in mostra l'interfaccia originale Microsoft a piastrelle. In Android questo invece non accade, e praticamente ogni OEM ha la sua interfaccia, per non parlare poi di tutte quelle alternative. Questo comportamento non è totalmente sbagliato, in quanto dimostra già da subito la libertà concessa dai terminali Android. Di fatto, Android, non pone nessun limite agli OEM, e quest'ultimi sono liberissimi di personalizzare il sistema come meglio credono. Il rovescio della medaglia invece sta nel fatto che tutte queste personalizzazioni vanno ad influire sull'aggiornabilità del prodotto, fatta eccezione per gli

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Account Google multipli con un solo browser

Probabilmente in pochi avranno bisogno di questa funzione, ma a quei pochi torna davvero utile. Io ho due account Google, il primo è sotto gApps Business e quindi alcuni servizi mi sono interdetti, ad esempio il più recente Google+, ed un altro account canonico su cui ho appunto l'account di Google+. Certamente è una scocciatura dover aprire un altro browser per poter accedere al mio profilo, ed in più non ho la possibilità di utilizzare i famosi +1. Ovviamente c'è sempre la possibilità di disconnettersi con un account ed accedere con l'altro, ma solo poche persone non sane di mente prenderebbero in considerazione questa opzione. Fortunatamente Google offre un servizio di accesso simultaneo utilizzando due o più account. Una manna dal cielo nel mio caso. In più tramite un URL hack che troverete in fondo si può al volo da un account ad un altro. MITICO!!! Per prima cosa andate nelle impostazioni del vostro account. Qui troverete un'impostazione "Accesso simultaneo" di default disattivata. Premete quindi su modifica. Selezionate "Attiva" e mettete la spunta sulle 4 caselle sottostanti, magari dategli anche una letta. 😀 Con queste semplici mosse avrete attivato l'accesso multiplo con più account. Ora per switchare tra un account

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CTRL + F5 per ricaricare tutte le tabs in Opera

Per configurare Opera in modo che alla pressione della combinazione CTRL + F5 tutte le tabs vengano ricaricate basta aggiungere un record nelle impostazioni delle scorciatoie da tastiera. Andiamo in Impostazioni -> Preferenze e poi nella tab Avanzate. Poi andiamo nella voce Scorciatoie, in basso a sinistra e premiamo sul tasto modifica ( quello più in basso ). Espandiamo la voce "Application" e premiamo in tasto Nuovo. Ora nella prima colonna scriviamo: Platform Windows-Unix-MCE, F5 ctrl E nella seconda: Reload all pages   Done... 😉

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Integrare l'SP1 in Microsoft Office 2010

Premetto che non ho eseguito personalmente il procedimento, in quanto non uso Office 2010. Tuttavia date le numerose fonti, la guida dovrebbe funzionare alla perfezione. Il procedimento di integrazione, o slipstream in gergo, non è per niente complicato. Basta solo armarsi di un po' di pazienza ed avere una buona connessione ad alta velocità. Posizionatevi in C: e create una cartella Office2010, all'interno create le seguenti subdirectory: DVD, SP1, files. Copiate ora l'intero contenuto del dvd di Office 2010 nella cartella DVD, a processo completato scaricate il SP1 per la vostra versione di Office 2010. x86 SP1 for Microsoft Office 2010 | x64 SP1 for Microsoft Offce 2010 A download terminato posizionate il file nella cartella C:\Office2010\SP1 e rinominatelo in sp1.exe ( per semplicità, e per mantenere gli stessi patch con entrambe le versioni ). Premete la combinazioni di tasti Win + R ( oppure Start -> Esegui ) e all'interno della text box scrivete la seguente stringa: C:\Office2010\SP1\sp1.exe /extract:C:\Office2010\files Accettate la licenza d'uso e vi ritroverete con una sfilza di files nella cartella C:\Office2010\files, copiateli tutti nella cartella C:\Office2010\DVD\Updates. Ecco il gioco è fatto. Ora potete effettuare il setup oppure creare un'iso e masterizzare il tutto. Avete appena integrato SP1 in

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Installare Windows XP effettuando il boot da chiavetta USB

Come con Windows 7 può tornare utile installare Windows XP da chiavetta USB. Ed anche in questo caso tornano utili diverti tool che svolgono questo lavoro. Questi tool difficilmente funzionano con ISO di Windows XP custom o unattented, ossia con software aggiuntivi e preattivate. Fin'ora sono riuscito a far andare ( tramite PE Builder )  solo una versione di XP SP3 con tutti gli update fino a giugno.  Se vi imbattete in una BSOD all'avvio o in una dll mancante durante l'installazione la causa è da attribuire a questo fatto. Per le custom ISO bisogna ancora utilizzare il vecchio e classico CD. I metodi che io ho trovato sono questi qua sotto, in ordine di "difficoltà": WinToFlash, il software non è gratuito ma nella sua versione freeware ci permette di fare quello di cui abbiamo bisogno. Il wizard è semplicissimo, selezioniamo: sorgente, destinazione e VIA. WinSetupFromUSB, scaricate la versione 2.2.2. Anche con questo metodo in 2-3 passaggi abbiamo la nostra chiavetta pronta. USBMultiBoot.cmd, con questo già si passa da GUI a CLI. Potete trovare una guida passo-passo in questo post di Geekissimo. PE Builder e UltraISO, sicuramente la più complicata procedura fra le quattro. Per prima cosa bisogna creare una

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